Amministrative: la Prossima Crotone sul PD

"Avvinto nei legacci di antichi compromessi e nuove compromissioni non riesce a trovare la quadra"

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    Riceviamo e pubblichiamo

    Un’Amministrazione rovinosa, accompagnata da un Consiglio comunale certamente evanescente ed attento solo ai calendari delle Commissioni, sta per concludere il proprio devastante mandato.

    Il periodo è stato caratterizzato dalla “ conquista” di tutti gli ultimi posti delle statistiche nazionali nei vari campi, economici e produttivi, sociali e di vivibilità.

    I protagonisti dell’impudica ed impudente legislatura sono pronti a riproporsi senza indugi e con la presunzione di riuscire, ancora una volta a imbrogliare i cittadini e la città

    Il principale partito il PD, avvinto nei legacci di antichi compromessi e di nuove compromissioni, non riesce a trovare la “ quadra”; la ricerca è tutta protesa ad “ adescare “ un candidato a Sindaco funzionale agli interessi della “ pattuglia” che sverna da anni nelle Istituzione comunale e che rifiuta qualsiasi confronto con la Città, con i suoi drammi, le sue tante emergenze, con una inquietante rassegnazione.

    Dopo aver cercato di imporre a tutti i costi la candidatura di Pantisano ed avere incassato lo “sbigottimento” generale di tutti gli interlocutori, il PD condotto dallo stesso Pantisano in concorso con l’uscente Vallone, proclama e strombazza il proprio desiderio di cambiamento e di innovazione.

    Non si capisce con quale metodo, con quale criteri, con quale selezione e con quali scelte ed impegno culturale.

    La situazione è paradossale ed anche comica: il rinnovamento è un processo che richiede più fasi, più componenti, non è un tocco da “bacchetta magica”, tanto meno un nome che serva da “ lifting” o “ maquillage” .

    Richiede una profonda analisi critica ed autocritica, una visione alternativa basata su parametri attendibili e non campata in aria, una linea politica.

    Sono tutti momenti che per un partito quale il PD avrebbero richiesto un congresso straordinario che potesse rifondare una classe dirigente sulla scorta del difficile momento storico che la Città e il Territorio vivono.

    Invece del PD, chiuso ed imbalsamato nei propri riti e vizi, resiste solo l’istinto di sopravvivenza che ne determina azioni cieche e decisioni imbarazzanti.

    L’autoreferenzialità ha sostituito qualunque momento democratico; continuano a mascherare e falsificare la realtà politica, quella socio-economica non li intriga e non interessa proprio.

     Per ripartire servirebbe un atto di dignità politica collettiva con un chiaro passo indietro, senza indugi, da parte di tutti coloro che hanno avuto responsabilità in questa cattiva gestione

    Crotone ha bisogno che si lavori per il suo futuro, non serve un impegno proteso a tutelare un passato che è solo da accantonare.

    L’obiettivo e l’ambizione di tutti dovrebbe essere  progettare e edificare  la Prossima Crotone.

                                                

    La Prossima Crotone

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